Simbolica

La collana “Simbolica” pubblica ricerche e studi sul valore storico e sociale dei simboli, dei contesti nei quali essi sono venuti formandosi e acquisendo i significati comunicativi che li hanno resi sovente universali. Nella collana trovano anche posto ricerche e testi di studio di grafologia. La grafologia, una disciplina che nelle sue forme scientifiche moderne ha oltre un secolo di storia, conosce oggi una nuova fortuna anche in alcune forme professionali (dall'analisi grafologica per la selezione del personale, alla perizia giudiziaria, alla grafoterapia ecc.). Essa si affianca sempre più marcatamente all'indagine psicologica, delle cui conquiste si è fatta spesso attenta interprete e prima traduttrice nel sociale.In Italia il metodo scientifico europeo (franco-tedesco) è stato diffuso nella recentissima revisione della Société Française de Graphologie, al quale si informano le Scuole più avanzate, e internazionalmente accettate. Le edizioni della Biblioteca d'Orfeo pubblicano alcuni dei testi fondamentali per la conoscenza e diffusione della disciplina, il Manuale di base, le lezioni di grafologia giudiziaria (Dal tracciato all'identità) e alcune ricerche e raccolte di particolare interesse.


LE DAME VAGANTI storie di fate streghe maghi eresie
Elena Castelvincenti
ISBN 978-88-95310-62-6 - pagg. 184 euro 30,00 (allegato iconografico compreso)

Maghi e streghe, assieme a un corteo di fate, popolano il nostro immaginario. In realtà di queste figure sappiamo poco: compaiono nelle fiabe o in faticosi saggi scientifici, fanno dichiarazioni inattendibili sotto tortura, scrivono talvolta libri di difficile comprensione, illustrati con tavole belle quanto misteriose. Sembrano usare le nostre parole per parlare un’altra lingua. Etnologi, antropologi, ma anche storici e letterati hanno per molti versi analizzate queste presenze nella nostra tradizione culturale, in particolare discutendo sul loro rapporto con tre grandi riferimenti costituiti dalla magia, dalla religione e dalla scienza. Si può supporre che questo rapporto sia avvenuto in momenti successivi nella storia della nostra civiltà (in senso diciamo evolutivo) o invece ritenere che sia stato continuo, per i tre aspetti da sempre presenti e coesistenti. Elena Castelvincenti, profonda conoscitrice della materia, offre una lettura non sistematica, ma storicamente sempre rigorosa, del rapporto tra queste figure, in particolare streghe e maghi, e la società che le ricercava e al contempo le condannava (includendo nella condanna l’eretico). Allo stesso modo il pensiero e il metodo scientifico si formavano mentre gli artefici di quella rivoluzione venivano perseguitati. In queste pagine rivive, anche grazie a un ricco corredo iconografico, un capitolo affascinante e a tratti inquietante della nostra storia culturale.



ALLE ORIGINI DEL LABIRINTO
Gioachino Chiarini
ISBN 978-88-95310-60-2 - pagg. 174 euro 25,00

Il labirinto è per sempre, nel nostro immaginario, quello di Minosse, di Dedalo, del Minotauro di Teseo e di Arianna. Cediamo volentieri ai labirinti metafisici di Borges, ai labirinti grafici di Escher, a tante fantastiche rielaborazioni di un’immagine nella quale poi normalmente ricadiamo. Su questa immagine però fervono da molti anni studi che animano una vastissima bibliografia perché le origini del labirinto sono un tema ancora nebuloso e persino l’etimologia del termine è ancora materia di sempre nuova ricerca. Gioachino Chiarini, dopo decenni di investigazioni nell’ambito delle simbologie astronomiche, offre qui un primo disegno plausibile di dove, di come e quando i simboli del labirinto si sono resi attivi generatori di significato, e anche dei molti significati a venire. Chiarini osserva come le due fondamentali figure mitiche di Teseo e Ulisse siano eroi culturali e insieme eroi del labirinto. Figure qui studiate come grandi mediatori del passaggio della cultura minoica e micenea alla grecità succeduta al cosiddetto ‘medioevo’ ellenico. Senza dimenticare gli studi sul ruolo ‘sciamanico’ del re di Itaca


L’APOCALISSE tra simbolismo e profezia 

con allegato un fascicolo contenente 16 xilografie di Dürer

ISBN  978-88-95310-50-3  - pagg. 174 euro 20,00

La vasta letteratura apocalittica tocca uno dei punti più problematici delle religioni monoteiste: se Dio conosce tutto il corso della Storia, e poiché è impensabile che la Storia sia infinita, Dio conosce anche la fine dell'umanità, la fine di tutto e di tutti. Nel corso dei secoli per via simbolica o profetica qualcosa può esser giunto fino a noi, e l'Apocalisse (letteralmente 'rivelazione') raccoglie i segni di questi parziali, spesso fantastici segnali. Si tratta -nel 'canone' apocalittico- di una rivelazione attraverso sogni o visioni, di messaggi avvolti da una fitta coltre simbolica a destinati a un predestinato, tramite del soprannaturale. Il simbolismo mistico dell’Apocalisse (anzi, delle molte apocalissi ebraiche e cristiane) ha ispirato migliaia di letterati e artisti, in particolare per i due episodi che segnano tutta la 'rivelazione', l'anticristo e la fine del mondo. Questo volume presenta assieme al testo dell'Apocalisse di Giovanni commentato una scelta di 'letture' interpretative che nel corso dei secoli ne sono state date, comprese quelle di Newton e di Lawrence.


L’ECO DI HERMES - Scritti sul simbolismo esoterico

Joseph Rozen

ISBN 978-88-95310-52-7  -  pagg. 208 euro 15,00

Joseph Christian Rozen (New York 1942 - Firenze 2015) allievo di Mircea Eliade a Chicago e di Robert Ellwood in California, autore del noto Experience and the invisible (London 1998, poi New York 2001), ha lasciato alla morte numerosi frammenti e interventi critici e di indirizzo, frutto della partecipazione a vari orientamenti esoterici e di una personale, inesausta ricerca. Questi testi, raccolti in Italia dove Rozen è vissuto e ha lavorato negli ultimi vent’anni di vita, vengono qui presentati per la prima volta (e ancor prima della annunciata edizione in lingua inglese). Rozen in queste pagine cerca di individuare alcuni principi e regole sui quali sia possibile convenire per una comune ricerca spirituale da parte di un uditorio stanco di divisioni nate spesso da contese profane. L'indice comprende capitoli su Natura e limiti della ricerca esoterica, sul Significato esoterico degli elementi e  su quello delle Materie, con scritti su La tolleranza, La maestria, L'iniziazione, La quintessenza, lo Zolfo, Il significato simbolico della figura di Hermes, Libertà Eguaglianza e Fraternità nell'esperienza iniziatica, e su molti altri temi.


l' Ispirazione  -  E' come la luce, come una lanterna che ci fa strada

Floriana Viola

ISBN 978-88-95310-51-0 - pagg. 168     euro  12,50

Questo è un libro dedicato alla creatività, spesso chiamata ispirazione, che a poco a poco può trasformare la nostra vita in una dimensione poetica abitualmente molto difficile da individuare. Abbiamo bisogno di una rivelazione misteriosa per credere nella nostra interiorità e per lasciar fluire ciascuno il proprio fiume. Solo così avremo la percezione di aver vissuto e mentre la paura difende o impedisce, l’ispirazione traina e rende possibile il cambiamento. L’ispirazione oggi può rappresentare la possibilità di credere nel futuro perché corre sempre verso il domani, è poco sensibile al passato e consola coloro che si sentono abbandonati in un mondo pieno di paure. È proprio un segno di vitalità e speranza, se in qualche modo riesce a far sentire l’odore e il sapore del futuro la sua esistenza è indispensabile e la sua presenza ha una validità concreta. Forse allora l’ispirazione è come la luce, è come una lanterna che ci fa strada. Non è l’approfondimento dell’essere ma è la voce stessa dell’essere, è la direzione del vivere.



LA MATEMATICA  -  Linguaggio poietico, problema filosofico

Gioachino Chiarini   Alberto Olivetti   Paolo Pagli Gaspare Polizzi   Giovanni Reale   Romano Romani

ISBN 978-88-95310-40-4 - pagg. 168     euro  15,00

Il numero e la misura appartengono a un aspetto della parola che rende possibile il rapporto tra l’invisibilità del pensiero e la percepibilità del mondo sensibile: tra pensiero e luce. Senza questa mediazione, per gli esseri umani l’invisibile - il sovrasensibile - non esiste e il sensibile non ha alcun significato. Si può anche dire che in quanto mediazione tra sensibile e sovrasensibile, visibile e invisibile, questo aspetto della parola è l’essenza stessa dell’uomo.

  Il numerare e il misurare sono certamente connaturati alla coerenza del parlare, ma non sono riducibili al ragionamento; v’è in essi qualcosa di più geneticamente intrinseco a ciò che rende possibile la parola. Così, pur essendo la logica uno strumento indispensabile alla matematica, la matematica è irriducibile alla logica. Ovvero: la matematica ha, da un punto di vista tecnico, dei problemi che possono essere affrontati soltanto con la logica, ma la matematica come tale è un problema squisitamente filosofico.     

   Sono questi i presupposti che hanno indotto Imre Toth a riprendere la riflessione sulla matematica a partire dagli antichi, dalla Grecia preclassica e classica. A Toth, al suo pensiero e alla sua vicenda umana sono idealmente dedicati gli scritti raccolti in questo volume.


SILVIA PASSERINI, DAL TRACCIATO ALL'IDENTITÀ. LEZIONI DI GRAFOLOGIA GIUDIZIARIA.

ISBN   978-88-95310-15-2  -  pagg. 300      euro  45,00

Questo testo è il primo strumento didattico completo diretto alla formazione professionale del perito grafologo secondo gli indirizzi della grafologia di scuola europea (franco-tedesca). È stato realizzato da Silvia Passerini, una studiosa e docente di grande esperienza ed è diretto alla formazione dei grafologi intenzionati a operare nel campo della perizia in ambito giudiziario. Il grande aumento dei negozi giuridici richiedenti accertamenti su testi e sottoscrizioni comporta la necessità di una accurata e approfondita preparazione da parte dei consulenti dei legali e dei magistrati; questa preparazione si deve fondare su testi (come quello che presentiamo) che illustrino nei principi generali come nelle modalità operative l'attività peritale. Il volume comprende attente e particolareggiate descrizioni dei vari passi lungo i quali gli accertamenti peritali devono svolgersi, con esempi di redazione di una relazione, discussione dei vari possibili esiti dell'indagine, definizioni, illustrazione della strumentazione e illustrazione del quadro giuridico nell'ambio del quale l'attività del perito si esplica. Benché nato nell'ambito della scuola di indirizzo europeo il testo  raccoglie  anche le indicazioni di altre scuole minori: poiché l'attività peritale, malgrado alcune differenze terminologiche, è sempre uniforme nei risultati. 


ANNA RITA GUAITOLI, ELENA MANETTI, PAOLA URBANI, SCRIVERE E NARRARE DI SÉ. DODICI STORIE RACCONTATE DAL GRAFOLOGO

ISBN 978-88-95310-19-0   -  pagg. 160       euro 20,00


Una mamma è preoccupata per una frase che ha trovato nel diario di sua figlia, un uomo dopo il licenziamento si trova a vivere una nuova vita, una coppia in crisi si interroga sull'affidamento di  un bambino, un adolescente cerca la propria identità. E ancora bambini in difficoltà, dinamiche familiari e perfino storie maledette di criminali: il “canaro” della Magliana, il serial killer Stevanin. Tre note grafologhe di vasta esperienza raccontano alcuni dei casi ai quali si sono confrontate nel corso della loro professione. Tante storie vere, tanti diversi percorsi di conoscenza possibili grazie alla osservazione della scrittura. In questo libro, che ci riguarda tutti poiché tutti scriviamo, la scrittura si rivela la nostra espressione più vera e profonda, una implicita autobiografia, testimonianza del nostro modo di essere, segno di nuove vittorie o di antiche cicatrici. Con impareggiabile esattezza, racconta di noi.


MANUALE TEORICO PRATICO DI GRAFOLOGIA 

(a c. dell'AGIF, Associazione Italo- Francese di Grafologia) 

ISBN 978-88-95310-06-0   pagg. 192       euro  40,00

Da quando, nel 1871, Jean Hyppolite Michon coniò il termine "Grafologia" sono innumerevoli i trattati di grafologia, e molti i metodi per penetrare i segreti della scrittura. Ciò che caratterizza il metodo europeo (franco-tedesco) esposto in questo libro, che riflette in gran parte l'insegnamento dell'allievo di Michon, Jules Crépieux-Jamin, è l'attenzione alla globalità del tracciato, alla messa in relazione dei suoi diversi aspetti che soltanto uniti insieme possono far vivere la personalità dello scrivente nella molteplicità delle sue sfumature. La grafologia, tuttavia, pur nella continuità dei suoi principi e della sua vocazione, dai tempi di Crépieux-Jamin che operò a cavallo tra Otto e Novecento, è cambiata. Ha seguito l'evoluzione della scrittura, a sua volta specchio non solo del carattere dello scrivente, ma del suo tempo e dei valori della sua società. Un tempo e una società da allora profondamente mutati, e, negli ultimi anni, a ritmo sempre più rapido. Questo libro, destinato alla prima formazione del grafologo, con semplicità e chiarezza espone per la prima volta in Italia la grafologia europea nella recentissima revisione metodologica opera della Société Française de Graphologie di Parigi.


 
 

LA SCRITTURA SEGRETA - CRITTOGRAFIE, ENIGMI, PROFEZIE.

(a c. di Paola Urbani e Rita Fioravanti)

ISBN  978-88-95310-28-2   -  pagg.72        euro 20,00


Sapienza esoterica e strategia militare sono i due poli, opposti per il fine e simili nei mezzi entro i quali la crittografia trova la sua prima ragion d'essere. Arte di nascondere i segreti, essa ha la sua doppia radice nell'arte della guerra e nelle tendenze magiche insite nella tradizione mistica. Utilizzata per tenere nascoste informazioni militari al nemico e comunicarle all'alleato, nella mistica filtra le rivelazioni agli iniziati, nella magia le piega a uno scopo profano. Chi divulga le cose mistiche ne diminuisce il valore, chi comunica le cose segrete della natura e dell'arte "spezza il sigillo celeste" - si legge nel Secretum secretorum - e va incontro a molti mali. La sapienza è infatti appannaggio dei sapienti, mentre il volgo "non sa usare di cose altissime" e se conosce qualcosa di "magnifico" lo corrompe. Scrivere alcunché di segreto è "insano" "a meno che non si scriva in modo che sia celato al volgo". Siamo alla meta del XIII secolo e nel suo De mirabili potestate artis et naturae, conosciuto anche sotto il titolo De secretis operibus artis et naturae, Ruggero Bacone attribuisce il Segreto dei segreti ad Aristotele. In realtà il trattato a cui si riferisce è la traduzione latina a cura di Giovanni di Siviglia e Filippo da Tripoli di un testo probabilmente arabo del X secolo. Ma ciò che conta è che Ruggero Bacone è tra i primi a parlare di crittografia senza riferimento a scopi militari e a fornire un elenco dei diversi modi in cui si possono nascondere i segreti. Attraverso caratteri e formule magiche, per mezzo di enigmi, oppure con una speciale scrittura. Ad esempio utilizzando solo le consonanti in modo che nessuno che non conosca i significati dei termini possa capire, come fanno gli Ebrei e i Caldei, i Siriaci e gli Arabi, oppure mescolando lettere di vario genere, o ancora usando alfabeti di nazioni diverse dalla propria, o sostituendo alle lettere figure geometriche. Infine, rendendo la scrittura più rapida con abbreviazioni o segni grafici particolari. realtà, la crittografia, sia nelle sue applicazioni militari che mistiche ha origini molto più antiche. Era conosciuta fin dai tempi biblici quando attraverso il codice atbash, diviso l'alfabeto in due parti, si sostituiva a ogni lettera quella avente nell'altra metà dell'alfabeto la stessa posizione.


CARO AMICO, CARO NEMICO – LETTERE DAL FESTIVAL VISTE DAL GRAFOLOGO

(a c. di Simonetta Sergiacomi e Paola Urbani)

ISBN  978-88-95310-11-4   -  pagg. 95        euro 12,00

Questo elegante volumetto, raccoglie una quarantina di lettere scelte fra le centinaia che ogni anno pervengono al Festival delle Lettere ideato a Milano dalla Associazione “365 gradi”. Queste lettere non sono letteratura: sono vive. Non soltanto perché sono delle lettere belle, sincere. Anche perché sono scritte a mano: la grafia ne è parte essenziale. Sarebbe la stessa cosa se fossero scritte soltanto al computer? Siamo convinti di no, che la grafia aggiunga un livello ulteriore, persino più intimo alla lettura del testo. Chiunque ne riceve un'emozione: il grafologo in fondo non fa che esplicitare, spiegare e dare un contenuto razionale a quel che ognuno di noi prova quando legge una lettera manoscritta e si immerge nella tonalità emotiva della scrittura. Essa comunica infatti di per sé, e se spesso richiama il contenuto del testo, a volte se ne discosta mostrando che lo scrivente è, rispetto a ciò che scrive, qualcosa d'altro, di diverso. Quasi sempre una corrispondenza tra grafia e testo scritto, altre volte un appuntamento mancato. Ma perché? A cosa corrisponde la grafia? Da sempre i grafologi se lo sono domandato e hanno dato la risposta classica: al carattere. Ma il carattere, a sua volta, che cosa è? La sua complessità non può certo essere ricondotta alle sole manifestazioni esteriori.  Il carattere comprende non solo il temperamento naturale, ma anche le motivazioni, i valori di una persona. Lascia spazio ai suoi ideali, come quello letterario, per esempio. Ma non coincide con nessuno di loro. È qualcosa di diverso, di più. È ciò che conferisce a ciascuno di noi la sua impronta individuale, che lo fa essere unico. E la grafia rivela tutto questo. Per un grafologo essa dice di più, e più chiaramente, di qualsiasi testo.


FARHANG ZABEEH  -  THE MESSAGE, On time and eternity. 

ISBN 978-88-95310-31-2   -  pagg. 56        euro 10,00


Opera di uno studioso persiano, addottorato a Berkeley, filosofo, studioso di storia e di scienze sociali, il volume raccoglie tre poemi filosofici dedicati a discutere la trasmissione del pensiero simbolico e la natura del tempo. 

Più volte premiato per le sue prove sia poetiche che filosofiche Farhang Zabeeh è anche traduttore di testi classici e studioso di Shakespeare, sul quale ha pubblicato un testo ritenuto innovativo per taglio di analisi (Shakespeare the philosophical Poet, 1999).

Le edizioni Biblioteca d’Orfeo presentano i du poemi “The message” e “On time and eternity” in tiratura limitata e con le illustrazioni tratte da due classici dell’esoterismo e dell’alchimia, la Atalanta fugiens di Micael Maier (1618) e la Monas Hieroglifica di Jonn Dee (1564).