DADA
Sempre DADA/DADA per Sempre
ISBN 978-88-95310-13-8 - pagg. 160 euro 50,00
Il 5 febbraio 1916 al numero uno della Spiegelgasse di Zurigo, una coppia di intellettuali antimilitaristi, Hugo Ball, regista teatrale, e la sua compagna e ispiratrice, la cantante e attrice Emmy Hennings, aprì un piccolo locale intitolato 'Cabaret Voltaire'. Pochi giorni prima un comunicato diffuso per le vie di Zurigo aveva annunciato: «Cabaret Voltaire. Sotto questo nome un gruppo di giovani artisti e scrittori si è formato con lo scopo di creare un centro per l'intrattenimento artistico. L'idea del cabaret è che gli artisti ospiti offrano esibizioni musicali e letture negli incontri quotidiani. I giovani artisti di Zurigo, qualunque sia il loro orientamento, sono invitati a partecipare mediante suggerimenti e contributi di ogni tipo». Il locale era minuscolo: meno di una cinquantina di posti attorno a un piccolo palcoscenico. Vi confluirono poeti, pittori, musicisti, rivoluzionari, spie, giornalisti e curiosi d’ogni risma e provenienza, in una babele di lingue che imponeva una generosa semplificazione e un’ardita inventiva. Chiuso presto il 'Cabaret Voltaire' il movimento che esso aveva generato (che senza se ne chiarisse mai il motivo scelse di chiamarsi Dada) ebbe per la maggior parte del suo non lungo arco di vita tra il 1917 e il 1922 nella rivista 'Dada' una sorta di organo programmatico.
Il dadaismo si riconobbe dapprima nel gruppo che animò il 'Cabaret Voltaire' a Zurigo ma comprese poi, tra Zurigo e Parigi, oltre a Tzara, Huelsenbeck, Arp, Janco, e la coppia Hugo Ball - Emmy Hennings, anche Grosz, Prampolini, Reverdy, Aragon, Breton, e ancora De Chirico, Evola, Picabia (e tanti che è persino impossibile tutti ricordare). Ne offriamo qui per la prima volta una riedizione corretta completata con una serie di indici che la rendono unitariamente consultabile e una appendice di fotografie che ci restituisce il mondo dell'esperienza dadaista.
ISBN 978-88-95310-13-8 Euro 50,00